È venuta in luce l'orazione del marchese abate Niccolini delle lodi dell'Imperatore Francesco I che ho detto altrove di aver riveduta. A p. 16 è stata variata in qualche cosa, essendo comparse giuste al Granduca le riflessioni che feci, specialmente per un luogo, ove si parla dell'utilità di una cassa di riservo.
L'autore soffrì di malavoglia la censura, ma non so se sapesse che veniva da me. Una pulce che inquieta un destriere! Che cosa ridicola! Pure... Ho poi parlato del merito di quest'elogio, sicché per qual motivo dirne di più?o A dì 6 detto giovedì.
Tempo vario, e nel giorno specialmente fosco.
Con buona compagnia sono stato ad un pranzo in villa del signor Nunziato Baldocci gentiluomo assai vecchio, ed ultimo di sua casa, a San Leonardo fuori la porta a San Giorgio. È stato troppo grandioso, e magnifico benché fossimo tutti amici. Oggigiorno il dar pranzi è da pochi, volendoci troppe cose, e persone che sappiano lavorare squisitamente.