Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Maggio » p. 120

ø A dì 3 detto sabato.

Povera filosofia, sei poco atta a consolare gli uomini, ed a fargli vivere felici! Quanto minori, e diseguali, sono le tue forze in confronto di quelle delle passioni! Come barbaramente fai soffrire coloro che, tuoi seguaci, non ostante si trovano dalle medesime assaliti, combattuti, straziati. Fermo nella mia risoluzione (a p. 118) mi trovo in un abisso di pene, nulla mi consola, in verun luogo vedo il mio scampo, ed il mio sollievo, e soprafatto da mille pensieri neri, e funesti mi rivolgo in me stesso inquieto, titubante, forsennato, infelice, senza dimostrarlo al di fuori per non essere il soggetto del ridicolo del paese, o di quelli che mi conoscono. Ecco il frutto de' mie' studi, de' miei propositi, delle mie massime. Ecco quanto ho da sperare di me stesso assalito, debellato, vinto prima di aver tempo di fare scudo al maggior nemico che abbia, cioè a me stesso, alla mia invecchiata passione, alla mia fervida fantasia mesta, e riscaldata. Qual è il mio destino? Non lo so, non lo vedo, perché ancora