Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XV (1765-1766)

Volume XV » Diario » 1765 » Dicembre » p. 143

non vuol passar per tale, concludo che l'incredulità fa orrore a chi la professa, e per quanto sia in molti luoghi piacevole questo libro non posso non compiangere che vada in mano dei giovani, i quali dal disprezzo delle cose sacre passano facilmente ai vizi, e calpestano i doveri della religione come pregiudizi, in egual modo che le virtù sociali, civili, e politiche, come inconcludenti, e gravosi legami inventati dalla prevenzione, dall'ignoranza, e dallo spirito d'insoffribile prepotenza.

Un buon libro oggigiorno deve solamente divertire, comunque, od insegnare la libertà, giacché si studia, e si legge unicamente per passatempo, e per vincer la noia, onde quando il libro suggerisce burlescamente nuove obiezioni alla religione, o ricondisce gli obietti vecchi con aria di novità, ottiene la palma. Non sono uomo appuntato, ma compiango che con la libertà di pensare si sparga la libertà di agire, e so che senza la religione non possono mai mantenersi i costumi,