Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XV (1765-1766)

Volume XV » Diario » 1765 » Ottobre » p. 83

dal mio temperamento sensibile alle piccole cose ancora, e un poco debole. Con prudenza sono stato lontano da certi mali ai quali va in contro la gioventù; non ho vestito abito religioso, e seguita la via ecclesiastica perché non ho trovato che nella maggior parte alcuno di quelli che battono questa strada sieno migliori, e più contenti dei laici; non ho avuta una costante tentazione di prender moglie ecc. ecc. ecc. ecc.; con tutto ciò, l'ho detto, e lo dovrò ridire, sono in situazioni poco buone. A queste ho potuto contribuire col mio carattere? Se no

dunque vi è stato un destino che mi ha spinto, come ha spinto Calas innocentemente al patibolo, come spinse Cesare ad essere il padrone di Roma, come guidò Augusto nella felicità, Socrate alla morte ecc. ecc. ecc. Questo destino è la Provvidenza, e ne convengo, ma i suoi decreti sono chiamati decreti del destino, perché con questa voce spieghiamo una necessità di cose invincibilmente contingibili, come sono le preordinate dal Padrone del tutto.