Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Giugno » p. 133

ø Sabato a dì 29 detto.

Non scrivo in quest'Efemeride molte volte con tutta quella purgatezza di stile, vivacità di sentimenti, connessione di pensieri che bisognerebbe, e che saprei fare, perché un distendere a corso di penna ogni giorno qualche cosa è una legge in certi momenti pesante, legata dalle circostanze attuali dell'anima, e dall'equilibrio, e giusta proporzione dei fluidi, e molto più dalle qualità di chi se l'è imposta. Imperciocché, se qualche giorno sono vivace, ilare, eloquente, ragionatore, in molti altri ho uno spirito di piombo, un talento ferrugineo, un'immaginazione diacciata, in fine un carattere torpido, e grave a me stesso, onde allora i sentimenti non sono partoriti con facilità, lo scrivere è uno sforzo, ed il doverlo fare estemporaneamente senza ritocchi è un mestiero servile, che stringe piuttosto che dilati l'immaginazione. È egli possibile esser sempre eguali? Lo era Newton,