gli sconcerti, e dispongo in modo le cose che per impeto nulla manchi al suo fine, e nulla accada che sconcerti la convenienza, la buona armonia, ecc. ecc. ecc., se non in quanto è necessario per fare entro la giustizia i propri fatti.
ø Mercoledì a dì 20 detto. Le Ceneri.
Pioggia dirotta quasi per tutto il giorno, onde poco più ho fatto che soddisfare ai doveri della convenienza, e disporre le cose per il mio ritorno, e per lasciare in Pisa il marchese Alessandro fino a che qualche cosa non segua del malato, che fa sperare pochi giorni di vita. D'alcuni cavalieri ho ricevute delle finezze, sono stato ad un festino di giuoco, e senza punto studiare in questi giorni ho vissuto per gli altri, passando il tempo libero nel gran mondo, benché conosca avere poco garbo per starvi.
o Giovedì a dì 21 detto.
Sono partito verso le 8 della mattina, e verso le 5 della sera sono stato in Firenze.