Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XII (1764)

Volume XII » Diario » 1764 » Giugno » p. 93

superficiale, perché né mi attristo al bene altrui, né concepisco odio, o livore permanente, ma solo provo maggiore impressione per mezzo degli affetti teneri.

ø Martedì a dì 26 detto.

Caldo grande con nebbioni.

Uno dei miei mali è il non sapere star solo quando sono fuori della mia camera. In fatti mi annoio a passeggiare senza essere accompagnato, mi annoio a non essere con qualche amico nelle ore di sollazzo, mi annoio a non avere con chi passare quel tempo in cui non posso applicare, mi annoio finalmente a stare isolato fra persone di non mia confidenza, o con i quali non possa fare dei discorsi geniali. L'incomodo che provo per tutto questo non è piccolo, e se non fossi attaccato ad una famiglia, passerei ancor peggio i miei giorni, giacché non ostante alcuni fastidi vi sono delle ore come quelle della tavola in cui amo vedere alcuno. Se fossi più ricco starei da me, e terrei in mia compagnia qualche persona con cui vivere in società, e con cui avere da dire qualche parola per alleggerimento del cuore.