Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XII (1764)

Volume XII » Diario » 1764 » Maggio » p. 25

far questo. La gente strepiterà e forse il commercio della cioccolata che non è piccolo soffrirà qualche inconveniente, ma è probabile che con tutto questo si seguiterà a far uso di tali bevande non necessarie, ma di solo lusso, perché molti le adoperano stimandole di preciso bisogno. Se poi questa nuova imposizione facesse che il pubblico restasse sgravato d'alcun'altra più generale, ed in conseguenza più gravosa, lo stimerei un bene, perché quello che si deve pagare al principe è bene che si paghi sopra le cose di lusso da chi o vuol vivere più delicatamente o ha più maniera di farlo. In quanto a me prendo la cioccolata, ma non ostante vorrei pagar questa più cara che il pane, o altra cosa di cui non potessi far senza; e quando la progettata tassa non nuoca al commercio, ed all'utile generale io sarò di quelli che strepiterò meno degli altri. Sessanta, o settanta anni sono non si sarebbe creduto che il tabacco dovesse essere un genere così lucroso per il sovrano, e con tutto che sia aggravato d'imposizione si usa generalissimamente. Il naso non ha altro che adoperare, ma la bocca può prendere altre bevande, sicché anche per questo l'imposizione sopra la cioccolata, il caffè ecc. è un peso meno insopportabile.