Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XI (1763-1764)

Volume XI » Diario » 1764 » Gennaio » p. 97

il loro denaro, o dissipano il loro patrimonio. Ma per dirla con sincerità è giusto che gli uomini risentino un aggravio da' loro vizi, o è più giusto che a questi fosse alla meglio troncata la strada? Per questo non sarebbe sconveniente che non fossero sofferti i giuochi pubblici, e che fosse vietato il lotto? Almeno un filosofo crederà che sia una stessa cosa un lupanare permesso, che una bisca aperta. Lì è permesso il peccare, qui è permesso l'impoverire. So bene che quantunque le meretrici fossero proibite, nonostante privatamente si troverebbe il modo di sfogare la propria libidine, e che se non vi fossero delle botteghe, nelle quali si giocasse, si giocherebbe nelle case. Non ostante il salvare la pubblica apparenza vuol dir qualche cosa. Di più un libertino azzarderebbe di dire ancora che sono meno necessarie le bische, che i bordelli, mentre