ø A dì 12 detto martedì.
Quanto mi diverto ad attendere all'educazione della mia bambina, altrettanto conoscendo il fondo del suo carattere riflessivo, vedo con impazienza che non sempre con eguale ardore al mio si presta a seguire la mia istituzione benché nel morale sia buona. Non stimando il rigorismo, senza essere amico dell'Emilio, uso della dolcezza, ed ella averebbe bisogno di una severa attenta vigilanza continova, la quale ancora io non potrei adoperare attesi i miei impieghi, ed i miei imbarazzi. Non conto di formarla altro che una donna savia, onesta, e di qualche cultura, e per questo gli fo leggere dei classici, gl'inspiro sentimenti di virtù maschile, l'esercito nell'imparare a mente la nostra santa legge, e delle buone poesie, e parlandoli un linguaggio naturale, mi affatico di cancellare i difetti del suo