Il citato Voltaire nel principio del suddetto vol. VIII delle Questioni su l'Enciclopedia rileva molti sbagli dello Spirito delle leggi, del quale anche altrove non ha tralasciato di far la critica. Egli ha ragione, e sarebbe utile che alcuno annotasse al testo questi, ed altri errori, che si ritrovano in quest'opera immortale. È maraviglioso che con i suoi difetti abbia fatta tanta fortuna, ed un libro simile nuovo nel suo genere non poteva andarne senza, se usciva dalla penna di un uomo. Ma ad onta di tutto questo anche Voltaire confessa che l'Europa gli deve moltissimo (Ved. ivi p. 22), ed io soggiungo che il critico non ha saputo esser tanto utile, ed è stato più pernicioso. Non sono con tutto questo un intollerante, un giansenista, un devoto ecc., sono un galantuomo, e per questo ammiro Voltaire, ed amo Montesquieu,