o A dì 7 detto sabato.
È sempre cosa curiosa il vedere come conducevano le loro faccende i nostri antichi. Nella Villeggiatura di Majano, operetta tutt'ora manoscritta del signor Roberto Gherardi defunto, cap. 10 in 4° p. m. 101, si riferiscono i patti di un'allogagione fatta nel dì 25 novembre 1329 da Nellino d'Jacopo di Magaldo Magaldi del popolo di Sant'Appolinare di Firenze famiglia nobile, di un podere in Camerata presso Maiano (ora presso la villa di Poggio Gherardi) a Nuto di Giovanni da Candeli, e a Matteo di lui figlio per i rogiti di ser Zanobi di ser Bartolo da Pozzolatico con patto che il lavoratore dovesse dare al padrone due terzi di tutto il mosto raccolto, e portarlo a proprie spese in città, siccome la metà di tutte le altre raccolte ch'egli fosse obbligato a portare sul podere a proprie spese