ø A dì 7 detto venerdì.
Tempo un poco turbato, e umido.
Leggo quello che della Toscana, e di Firenze ha scritto nel suo Viaggio monsieur de la Lande e vi trovo molti errori, i quali correggo in parte in margine del mio esemplare. Mille cose concorrono ad ingannare, ed a fare sbagliare i forestieri. Ciò mi persuade che di ogni città andasse fatta una descrizione esatta, sincera, e giudiziosa con delle stampe, la quale possa servire di guida per chi viaggia. Anderebbe scritta in francese, ed in italiano, ma senza esagerazioni, e ampollosità. Più volte mi è venuto in testa di applicarmici per la mia patria, ma le mie circostanze non me lo permettono, e mi contento di segnare alcune cose per mio uso in un esemplare delle descrizioni, che abbiamo intitolato L'antiquario fiorentino. Se le mie note riuscissero cosa di momento, allora prenderò