ø A dì 5 detto mercoledì.
Dicevo nei giorni passati che per confutare i nemici del Cristianesimo sarebbe un libro utile un'opera che portasse il titolo di Filosofia del Vangelo, e che in ristretto nobilmente descrivesse le belle massime, ed i consigli del Nuovo Testamento, riportando in note gli atti più singolari di virtù esercitati da certe anime vissute nel grembo della Chiesa, e ponendogli a confronto di quelli che si ammirano in certi eroi del gentilesimo, ed in certi seguaci della razionale filosofia. Così si combatterebbero certi errori senza fiele, e si farebbe trionfare la verità nel suo più bel lume in faccia a tanti spiriti forti, che predicano oggi giorni i liberi dogmi di Voltaire, di Rousseau, e di molti altri, che sono i maestri del secolo. Ma per questa nostra opera ci vorrebbe una buona penna.