stimabili. In somma ove pochi sono penetrati, ed ove i meno crederebbero d'incontrare del bello io mi sono deliziato, invidiando il destino delle cose umane, ed ammirando il buon gusto dei nostri antichi. Il rimanente ha del grandioso, ma è con dei difetti, e non corrisponde nella finezza del gusto a questo separato ritiro, non so per quale oggetto adornato, giacché il bagno è molto volgare senza marmi ecc.
o A dì 19 detto sabato.
Tempo bello, e assai meno cocente per esser seguitato il vento meno fiero per altro.
Nel rileggere alcune poesie del non meno dotto che infelice canonico Lorenzo Panciatichi, e due sue cicalate ripensavo alla semplice bontà dei nostri antichi, i quali si divertivano piacevolmente di certi scherzi volgari, e del ridicolo basso che