un Dizionario di musica stampato a Parigi in 4° del celebre Rousseau.
Ne sento parlare con lode. Se questo autore si fosse contenuto in questa professione non averebbe sofferto quel molto, che ha reso, in apparenza almeno, assai infelice la sua vita. Ma egli è uomo di viva immaginazione che si lascia trasportare da' suoi fantastici deliri, e che forse per orgoglio è voluto esser singolare. Del resto in quest'opera fa dei magnifici elogi alla musica italiana, e burla quella dei francesi: si mostra molto parziale per il famoso Tartini di Padova, e non meno instruisce, spiegando con chiarezza la teoria dell'arte, che diletta, spargendo il suo stile di tratti luminosi, di sentimenti, e di fuoco. Essendo la musica un'arte tanto lusinghiera, quanto la descrive Rousseau così bene, io mi rattristo riflettendo che non ho genio, onde sentirne tutte le bellezze.