o A dì 27 detto venerdì.
Nel rivedere un opuscoletto del padre abate Montelatici lateranense, e primo institutore della nostra Accademia dei Georgofili Sopra la coltura dei gelsi ho fatte molte considerazioni con un amico sopra il fanatismo che ci è attualmente di accrescere il prodotto della seta, cosa toccata altrove ancora da me, se non erro. Ho detto che questo prodotto, venuto a noi dai paesi caldi, è un prodotto precario, e sostenuto sulla moda, e sopra il lusso; che non conviene procurare veruno scapito al prodotto della lana, perché si perderebbe ancora il cacio, e la carne; che la seta non è per tutti, mentre quando ancora venisse a piccolo prezzo non può supplire a difenderci dal freddo; che la gente di campagna ha bisogno di abiti gravi, essendo esposta all'intemperie dell'aria viva; che gli abitanti della città provveduti di molti comodi possono