ø A dì 13 detto martedì.
Ho avuta occasione in questa mattina di vedere alla sfuggita l'archivio del Monte Comune. È compreso in sei, o sette stanze, e contiene un tesoro così vasto delle memorie appartenenti alla nostra storia, ch'è una maraviglia. Vi sono le deliberazioni della Repubblica, gli atti dei Potestà, dei Capitani, gli Estimi, i Catasti ecc. ecc. ecc., documenti tutti i più importanti per mettere in chiaro le cose nostre, e per rettificare la storia dell'Ammirato secondo l'idea che ne avevo concepita, che nulla più. Tanto ammasso di cose mi ha spaventato, e scoraggito, che diffido di poter fare una cosa buona senza presumer troppo. L'archivista è al presente il dottor Francesco Nave giovane poco accreditato, ma che in queste materie mostra di valere assai.
Tutto è in ordine, e corredato con buoni indici, e riscontri, sicché avendo tempo molto vi sarebbe da imparare. Egli principia doppo la cacciata