Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Maggio » p. 133

filosofo, e mio amico avanti a' miei occhi, e nuovamente gli ho scritto nella maniera più affettuosa, bramando assai di stringere con più forti legami la corrispondenza con un soggetto che ammiro infinitamente.

o A dì 17 detto sabato.

Quello che si spera vince in noi quello che si teme. È questa una verità che proviamo tutto giorno, che combatte la mia stessa costanza. Cederò s'è destinato che ceda, ma cederò dopo una fiera battaglia, e vinto, non oppresso, fugato, debellato ecc. ecc. ecc.

Dicesi che nelle popolate città gli amanti si azzardano ad un giuoco in cui la sicurezza al pericolo sta in una proporzione di un cinque al mille. Parlo degli amanti materiali, che corrono dietro al piacere. Un tanto pericolo doverebbe render gli uomini prudenti, e circospetti, ma la ragione tace, quando il bisogno apparente, o vero che sia, promette, lusinga, ingrandisce e con fantastiche imagini accresce il diletto.