monaci che Roma suol dare in commenda ai cardinali, e del dispiacere con cui i medesimi soffrono, ciò racconta che per vendicarsene i detti monaci definiscono un cardinale "animal rubrum, omnium beneficiorum capax, rapax, vorax", e che per esprimere che il segnale della mitra, e del pastorale che usano detti cardinali nelle loro armi lo riguardano come un capriccio senza conseguenza, hanno adottato di dire "mitralia et pedalia in abbate commendatario, sicut genitalia in mulo". Di queste irrisioni nulla mi è noto, bensì ancor io sono nemico di questo metodo romano, perché so non vi esser chiesa più mal tenuta, che quella ch'è commenda di un cardinale, e che questo in vece d'impiegar le rendite nel culto divino, e secondo lo spirito della Chiesa, suol convertire in lusso almeno, quello ch'è alimento dei poveri. Particolarmente le chiese curate sorprendono un cuor sensibile quando si vedono squallide per esser le loro entrate godute da un commendatore, che di rado è qualche cosa di buono, o di