qui ranversera ce colosse, pour le devenir à son tour". Di fatto se vi è corpo di religiosi che si avanzi a figurare in un secolo in cui quelli che danno il tuono nel gran mondo dicono tutto il male degli oziosi, ed inutili individui che in questi si racchiudono, egli è quello degli Scolopi. Imitano i Gesuiti, ma sono di un'aria più sciolta, onde fanno meno temere i sospettosi, servono nelle scuole utilmente e nelle chiese, e nei confessionali, e con coltivare i buoni studi moderni acquistano la stima altrui. Ma non sono ricchi quanto gli altri, e non lo saranno mai quanto essi, e molto meno quanto lo sono stati senz'avere il Paraguai gli antichi monaci,
perché per ora pochi hanno l'oppinione che si possa far tutto, perché si possa tutto cancellare con un legato pingue agli ecclesiastici, e perché in molti luoghi a ciò resistono le leggi. Ma non sempre le ricchezze meritano in questo genere una special considerazione. Sono da meno i discepoli di San Francesco che non devono possedere, che quelli di San Benedetto, di San Domenico, di Sant'Ignazio che hanno potuto, e voluto arricchirsi.