o Sabato a dì 26 detto.
Tempo turbato, e dolco.
Giacché lo Statuto Fiorentino è un libro che difficilmente può vedersi intiero, quantunque deva sembrare che le leggi che governano un paese dovessero essere comuni, e ovvie, noterò qui una breve relazione di esso accennando che in gran parte il medesimo non è più atteso, o in uso.
Questo statuto adunque fu compilato da Paolo da Castro nel 1415 lodevolmente, e con esso fu derogato allo statuto vecchio fatto nel 1355 e compilato da messer Tommaso di ser Puccio da Gubbio, e a tutte le disposizioni di prima veglianti, eccettuatene alcune che nominatamente furono lasciate in vigore.
È diviso in 5 libri, il primo dei quali tratta degli ufiziali forestieri, poiché fu massima di quel governo repubblicano di collocare l'autorità di alcuni tribunali in mano