francese dilucida molti punti curiosi, senza pedantismo, e prevenzione. In fatti molti giornalisti hanno meritamente lodato questo suo libro. Nel secondo tomo vi è anche una memoria concernente la lettura degli antichi romanzi di cavalleria (p. III e seg.), nella quale fa vedere il medesimo autore le utili notizie che si sono cavate, e che si possono trarre specialmente per la storia da questi antichi libri dal Labbé nella sua Nova bibliotheca manuscriptorum librorum, Parigi 1652 in 4° p. 334 nota 1523 dell'ottavo supplemento, a torto chiamati otiosorum hominum μορμολυχεῖα, e propone che di ciascun romanzo qualche uomo di lettere si prenda la briga di darne un'esatta relazione con estrarre dai medesimi tutto quello che vi è di utile a sapersi per risparmiarne la lettura a chi verrà, e per salvare dal pericolo di compiangere perduti certi lumi vantaggiosi per la storia dei costumi, delle genealogie, delle antichità francesi ecc., che periscono col perire per colpa delle tarme dei codici che gli racchiudono. Segue p.