glielo può inspirare, e questo è solo la passione.
A leggere le Gazzette di Citera del corrente secolo uno resta maravigliato di trovare nel maresciallo di Sassonia il più gran guerriero, e l'uomo il più abbandonato a' piaceri che sia stato da molti anni addietro. I suoi umori, le sue avventure, i suoi capricci, sono in Francia tanto celebri, quanto le sue vittorie, ed era egualmente un eroe nel campo di battaglia, che nel letto di una bella. Di tutto questo potrebbero formare i francesi una storia galante, la quale mostrerebbe che sotto la scorza dell'eroe vi è l'uomo. A questo può paragonarsi Cesare tanto celebre in guerra, quanto ne' congressi amorosi. La Desaigles, antica favorita del maresciallo, alla sua morte portò un bruno di 26 giorni in considerazione di 26 epigrammi che gli aveva fatti in 48 ore.