cosa dice nel medesimo luogo delle nostre passioni (p. IX): "È incontrastabile (scrive esso) che si deve alle sole passioni se con mezzi determinati si arriva non ostante a renderci paghi; e se per vie anco diametralmente opposte si giunge ad uno stato di felicità, in cui da un punto nell'istesso momento appariscano non senza ammirazione al pari contenti di se medesimi un Alessandro, ed un Diogene, perché egualmente infatuati il primo del suo fasto, e delle sue conquiste, come l'altro del suo squallore, e della sua povertà; mentre che questi sono talora, se si riguardino da un altro punto, oggetti di compassione, e di piacere a un occhio più filosofico, e più superbo d'un conquistatore, o d'un filosofo".
Riflette pure (p. XIV) che i caratteri