ø Venerdì a dì 4 detto.
Ne' giorni passati dal dottor Tallinucci giudice di Pistoia mi sono stati mandati i sonetti del celebre Francesco Bracciolini in lode della Lena Fornaia. Sono divisi in due parti. La prima contiene quelli in vita della Lena, i quali sono 75 senza l'introduzione. La seconda quelli in morte, e questi sono 34. Tutti per quanto mi è noto sono inediti. Io gli ho letti, e gli ho trovati alquanto gustosi, benché nella maggior parte si scopra troppo il cattivo gusto del '600. Per altro fra tutt'i poeti che allora vissero io stimo assai il Bracciolini, perché nelle sue cose trovo una sorprendente facilità, e per questo di fatto mi piace più il suo Scherno degli dei, che La secchia rapita. Può essere che molti non sieno di questo sentimento, ma non sono pochi anni che penso così. Del restante un amico mi ha promesso di scegliere