Il convento suddetto di Santa Lucia (p. 35) doppo che la chiesa fu unita a San Martino a Gangalandi fu abitata da' padri di Sant'Agostino, e poi da' padri di San Francesco di Paola. Nel 1638 a' tempi dell'Arcivescovo di Firenze Pietro Niccolini passò ne' Riformati come costa d'alcuni ricordi mostratimi dal pievano di Signa, ove si cita lo strumento di donazione dell'Arcivescovo predetto rogato da Giuseppe Baracci Cancelliere Archiepiscopale ne' 4 maggio 1638. In detta chiesa avevano interesse certi Cecchi, de' quali un tal Giovanni Maria di Bartolommeo morto nel novembre del 1587, e che fu buon compositore di commedie fu sepolto in questa chiesa medesima, e ch'ebbero per eredi i Tolomei, famiglia