1762
Gennaio
Gennaio 1762.
ø Venerdì a dì 1° detto.
Sto leggendo un discorso di Carlo Denina Sopra le vicende della letteratura stampato non è molto a Torino in 12°.
Egli è instruttivo, soffribilmente scritto, benché non purgato, e pieno di buone cose. La letteratura inglese vi ha più il suo conto della francese, e Voltaire specialmente vi è biasimato. Anche allo stile di Montesquieu vi si fa una giusta critica, e s'inculca la chiarezza, semplicità, e naturalezza dello scrivere essere le doti migliori per farci meritare la vera stima dei posteri. Io solamente averei che dire che questo autore insinua troppo l'imitazione, perché un tal precetto è solo per quelli spiriti freddi, che da sé non sanno volare, né osservare in sé stessa la natura per imitarla, e perché si vede che Omero, e Dante furono grandi senza copiare alcuno.