ø Lunedì a dì 15 detto.
Segue pure a piovere, e ad esser fresco.
Il dì 5 del corrente morì l'avvocato Giovanni Antonio Fabbrini, Cancelliere dell'Arte della Seta, e mio buon amico in età di sopra 50 anni. Era eccellente giureconsulto, possedeva il greco, il latino, ed il francese assai bene, il giuspubblico, ed il gius di natura, la storia antica, e moderna, e l'erudizione più recondita. Ha scritto qualche cosa, ed in qualità di giudice ha pubblicate delle ottime decisioni. Non ostante era di un temperamento tetro, malinconico, sospettoso, ritirato, ed ineguale con gli amici, onesto per altro, giusto, religioso. Il suo sapere era oscurato da un certo buio che mescolava nelle sue dottrine, le quali erano troppo astratte, e metafisiche. Per questo le sue cose, mancando di chiarezza, riescono poco gustose a leggersi. Il suo carattere ancora impediva che si potesse profittare delle sue molte, e varie cognizioni, mentre nel discorso famigliare, quando era di buono umore, si faceva meglio intendere che