Nel vedere certi fogli della Segreteria ho lette molte lettere, che comprovano la cura grande che il Granduca Cosimo III aveva d'impedire i peccati del sesto precetto, e i denari che spendeva per questo.
Io lodo la sua buona volontà, ma non mi pare che il sovrano debba ingerirsi in queste materie, che devono esser trattate dalle leggi, e da' ministri subalterni. Egli deve pensare a far del bene a tutti generalmente, ed un oggetto solo non fa l'intiera felicità, ma tutt'insieme, onde se prende di mira il solo costume è probabile che si soggetti ad essere ingannato, e che trasandi molte altre cose, o che per questo fine prenda delle risoluzioni che non averebbe da prendere.Segue il dì 20 detto nel volume VI.