con un mediocre apparato l'esequie per l'arciduca Carlo Giuseppe, morto nello scorso gennaio (Ved. sopra a 48). L'orazione funebre recitata dall'avvocato cavalier Pier Filippo Morelli, figlio del prior Francesco, è stata mediocre. Questo giovane non ha moltissimo talento, ma tenta tutte le strade per avanzarsi, forse per ambizione, ma forse anche per non esser molto ricco.
Alla funzione vi è intervenuto il Consiglio di Reggenza, il Senato, e la Magistratura. Le associazioni sono state fatte dall'Arcivescovo, e dalle quattro dignità del Capitolo della Cattedrale, ed una di queste, essendo vacante, è stata supplita da uno de' canonici più anziani. Il concorso della nobiltà è stato grande. Già si porta il bruno per questo principino, e si seguiterà a portarlo anche delle altre settimane. Veramente tutti convengono che questo giovane dava delle fondate speranze di essere un giorno un buon principe, ma la morte non rispetta veruno, e i disegni della Provvidenza sono nascosti.