ø Venerdì a dì 18 detto.
Sembra a primo aspetto a chi rimira il teatro di questo mondo che nella natura segua giornalmente un gran macello, e che delle cose create un numero considerabile resti sacrificato, o nel primo momento della sua esistenza, o ne' suoi migliori giorni con qualche specie di barbarie. Questa è cosa che non può negarsi, ma per altro in vece di dare un motivo agl'increduli di estendere le loro stolte pretensioni, getta piuttosto l'uomo savio, ed inluminato in un abisso di confusione, considerando che di tutto questo vi deve essere una ragion sufficiente, e deve ogni cosa seguire in conseguenza di un provvedimento divino coerente alle giuste leggi della creazione, e dell'esistenza delle cose. Per questo chiniamo