ebraica ecc. va poco meno che a perdersi, e non dubito che senza l'appoggio della religione queste lingue non cadessero del tutto. Anche in Italia quasi a colpo di occhio si veggono scemare quelli che vogliano applicarsi a tali studi. In quanto a me conosco che le riflessioni degli enciclopedisti sono assai giuste, e stimo ben poco la maggior parte di quelle opere moderne che sono scritte in qualche lingua morta, ma vorrei che non ostante i giovani le imparassero per intender bene certi capi d'opera degli antichi, i quali dovranno sempre piacere a chi ha un sentimento giusto, e delicato, e per saper esporre in queste lingue, per così dire universali, le cognizioni scientifiche che difficilmente si potranno a tutti communicare in altro modo, come giova che accada.
Verso mezzo giorno si è fatto dolco.