dei medesimi inducono una dissipazione pregiudiciale nel popolo, che converrebbe che la spesa del teatro fosse tale che i comodi solamente potessero farla; e che i divertimenti della plebe doverebbero consistere nel mangiare, perché doppo aver speso, ed essersi spassata ha bisogno di non trovarsi con il corpo voto, e di dover spendere dell'altro per supplire a' suoi bisogni.
ø Giovedì a dì 7 detto.
Nel quinto libro delle Storie di Tacito si parla degli Ebrei, ed è cosa gustosa l'osservare cosa pensa un gentile di una nazione così celebre, e così accetta a Dio. Egli per altro cade in degli errori massicci, e si vede che non bene la conosceva, e che quantunque uomo di vasto sapere era troppo incapito de' suoi costumi, e troppo cieco per conoscere le assurdità dell'idolatria.