Tommaso Crudeli con un suo graziosissimo prologo che val più di tutta la commedia stessa, la qual poi non è gran cosa. Fu impressa dal Bonducci nostro abile stampatore nel 1746 è manca nella ristampa fatta pochi anni sono in Venezia della Drammaturgia dell'Allacci.
Il Crudeli era un bel talento, e componeva in poesia con un fuoco, ed una leggiadria facile, e naturale che non trovo in alcun poeta vivente, se si prescinda dal Metastasio, dall'abate Frugoni, e da pochi altri. Ebbe la disgrazia di stare molto tempo all'Inquisizione per le sue sciocchezze, del resto averebbe potuto lasciare maggior copia di componimenti di quello che abbia lasciati.o Lunedì a dì 9 detto.
Tutta mattina è piovuto al solito.
Tutti siamo in fondo pazzi, e chi lo è in un modo, e chi in un altro. Questa è una verità vecchia, ma mi fa sempre ridere, quante volte do in quei matti che non si conoscono