è passato per un uomo vano assai benché abbia fatta in più luoghi la sua apologia, e benché il suo libro piaccia molto; che per questo? Seguiterò a scrivere a dipingermi, a discorrer di me, e lascerò che gli altri pensino a loro modo, perché vano, o non vano che sia, cerco solo il diletto di aver sotto l'occhio la storia di me stesso, e questa mia vanità non viene a nuocere a chi che sia, come non nuoce quella delle donne che si abbigliano in tante maniere per questo medesimo fine. Io sono quello che sono, e per quanto possa nuocere al mio piccolissimo nome questa farraggine di fogli, il piacere che ritraggo da' medesimi è di gran lunga maggiore del disgusto che risento immaginandomi che la posterità mi possa biasimare per questa medesima parte. Ma risparmiamo ora mai più inchiostro per