Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume VI (1761-1762)

Volume VI » Diario » 1761 » Dal 20 settembre » p. 19

restar sorpreso da un pensiero trovato nel suddetto Misantropo atto II scena II, perché nulla di simile mi è occorso mai di vedere in altri autori, né di pensare da me stesso. Ivi adunque Alceste descrivendo l'infelicità dell'uomo, la debolezza della sua ragione, ed il suo orgoglio, che gli fa credere tutto a lui soggetto, soggiunge: "Intanto questo re superbo / Col suo giumento istesso i suoi sudori / Divide; e colla man di scettro vana / Fin gli apre il tempio, ov' il piacer s'accende / Della Venere sua procace, e schiva!". Questi versi sono stati lasciati nella recita, ma sono significanti, veri, e grandi, quanto possono esserlo in un soggetto simile; e la nostra superbia, se non è stupida, deve risentirsi, ed arrossire sentendosi rinfacciare quello che tanti non si vergognano di comandare, o di eseguire