Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume V (1761)

Volume V » Diario » 1761 » Agosto » p. 148

sera essendomi occorso di passarvi mi ha dato motivo di notare questa mia predilezione.

o Giovedì a dì 13 detto.

Nell'essere a spasso in questa, ed in un'altra sera ho sentito cantare su l'aria del trescone con una chitarra il canto XVI del Tasso, ove tratta della liberazione di Rinaldo e della fuga di lui dall'incantato palazzo d'Armida. Lo squarcio del poema è superbo, ed io che lo stimo superiormente ad ogni altro, provo grandissimo diletto a sentirlo cantare. Non posso descrivere il senso che mi fa questo piacere, e vorrei esser ricco per tenere una buona voce, che mi cantasse in certe ore la Gerusalemme, ed anche l'Ariosto. Chi ama l'improvviso è ben di cattivo gusto a posporre cose dette in aria a quelle che adornano il suddetto poema. In quanto a me è ben difficile che volessi piuttosto sentire improvvisare che recitare