Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume V (1761)

Volume V » Diario » 1761 » Giugno » p. 48

e supponendo che vi sieno altri soli, ed altri mondi, come l'analogia pare che faccia sospettare, mi pare che cresca a dismisura l'idea della potenza, grandezza, ed immensità del Creatore, e che il credere unico questo mondo, ed il tutto fatto per l'uomo, sia un'idea più adattata alla nostra superbia, che al concetto che dobbiamo fare di un Ente increato, onnipotente, perfettissimo. Il limitare le sue opere è un limitare l'abisso della sua potenza, ed un inalzare a dismisura il nostro merito. La vita futura dovrebbe farci vedere delle sorprendenti maraviglie, e farci conoscere gli errori nei quali siamo. Piaccia a questa Somma Bontà che a me tocchi il lodarlo nel beato soggiorno dei giusti, e vederlo nel trono della sua maestosa grandezza, certamente assai maggiore di quello che me lo figuro nel rivolgere gli occhi negli ampi spazi del cielo, ove per altro trovo sempre un soggetto piacevole per meditarlo, e per ammirarlo.