il concetto. Del resto l'edizione è scorretta. Quello che mi fa maraviglia è che il Griselini a viso scoperto dica moltissimo male dei Gesuiti, vivendo nel luogo ove pure abitano con del partito. Si dirà che ha detto il vero, ed io non voglio stare ad esaminarlo, ma con tutto questo si può impunemente rinfacciare il vizio con termini aspri, e scoprire quei difetti che ognuno vorrebbe celare. Veramente questo fatto mi ha sorpreso a segno che mi bisogna credere che l'autore sia spalleggiato. Che se fosse vero che i Gesuiti si servono dei tradimenti, il Griselini non averebbe motivo di temerli, ed essi non sarebbero nel caso di doversi servire della supposta empia dottrina? Doppo queste Memorie non trovo che desiderare, se non una nuova più compita edizione delle opere di fra Paolo, che sono, e saranno i più bei materiali che possano usare quei che difendono la giurisdizione secolare.
Si stima Giannone, ma io trovo tanta differenza fra lui, ed il Sarpi quanta da un frutto salvatico, ed un domestico.Nella notte è molto piovuto.