Migazzi di Trento, ministro in Roma
sopra i rammarichi che facevano gli ecclesiastici per la pubblicazione in Toscana della legge delle mani morte seguita nel 1751, e la copia del breve scritto per questo fatto a Sua Maestà da Benedetto XIV nel dì 1° maggio di detto anno; e tutto ciò fa conoscere quanto strepitasse Roma per questa legge, condannandoci come tanti eretici. Non ostante, la legge è restata in vigore, e pochi anni doppo ritornò anche in Firenze il nunzio e si aggiustarono le pendenze per l'Inquisizione. Il conte Migazzi prevedeva, e profetizzava tutto il contrario, lo che dimostra che gli uomini s'ingannano nelle loro previsioni. Io stesso mi ricordo che in quei tempi sentivo grandissime declamazioni, e che mi volevano far