ø Giovedì a dì 26 detto.
Vogliamo vedere per nostra mortificazione che gli uomini sono cattivi? Basta osservare che ad onta dei molti benefizi considerabili che ricevono d'alcuno sono sempre più sensibili alle offese, e che un torto gli fa dimenticare qualunque favore che alcuno gli abbia fatto. Non si pesano nello sdegnarsi con alcuno i piaceri, e i dispiaceri sofferti, ma sempre si è sensibili agli ultimi, i quali piagano la nostra anima in forma da non risentir lenitivo dalla considerazione dei molti benefizi che si sono ottenuti. Il risentimento in sostanza ha più forza della gratitudine. E questa non è una riprova della malignità dell'animo nostro?
A p. 59 si disse che il sovrano aveva eletto per suo rappresentante nella nuova Accademia de' Nobili il marchese