ø Giovedì a dì 5 detto.
Ho comprate le Lezioni di Lingua Toscana del nostro Domenico Maria Manni, stampate nel 1737, perché sempre le ho avute in concetto di cosa buona. Fosse a Dio piaciuto che il mio buon maestro Bolognesi fosse vissuto di più, che io non averei il dispiacere di trovarmi privo di molte cognizioni di belle lettere che col tempo potevo acquistare, e specialmente della grammatica toscana, che non posseggo a segno di scrivere, e parlare correttamente. In generale si trasanda troppo lo studio delle lingue native, e per ciò anche in persone di merito si vedono errori massicci, o si adottano voci, e modi di dire stranieri invece dei propri. È vero che le regole delle lingue vive si riducono in sostanza a poche, ma se non si sanno queste poche si mostra di esser molto ignoranti, non solamente in faccia a' grammatici, ma in faccia anche alle persone di buon senso.