Pisa. Veramente quest'opera susciterà qualche disputa letteraria perché i cortonesi per decoro della loro patria spacciano delle cose che il Guazzesi non accorda punto, e sdegnano di essere stati soggetti agli aretini.
Ma se non vengono fuori altre notizie, io sono del partito di questo libro, benché abbia gran stima de' cortonesi. Fra tutte le città provinciali tolto Pisa, e Siena, mi pare che Cortona sia la più culta di nobili che meno stanno sepolti in una ignorante rozzezza da poi che la loro Accademia Etrusca instituita, e fondata nel 1728 insegnò loro a stimare le reliquie dell'antichità, ed a coltivare lo spirito, più di quello che parrebbe comportare la disastrosa situazione della loro città. Così è; io stimo i cortonesi, e fra questi specialmente i tre fratelli Venuti, dei quali ora due ne sopravvivono, che uno proposto