Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume III (1760)

Volume III » Diario » 1760 » Agosto » p. 53

ed a' fantastici progetti di Platone, e de' suoi simili senza neppur perdonarla a me stesso, per quanto mi passò, mesi sono, per la mente (Ved. il vol. ... p. ...) sopra di ciò, e finalmente mi è stato giuoco forza il concludere che tutt'i sistemi sarebbero buoni se quei che tengono in mano le redini facessero il loro dovere, ed in conseguenza che non si averà mai un governo perfetto se non si troverà il segreto che i magistrati, i principi, ed i ministri non si dipartino mai da quelle leggi scritte, o non scritte, che sarebbero tenuti ad osservare, e che quello sarà migliore di un altro nel quale il legislatore averà saputo talmente disporre le cose, che più di rado sarà libero a chiunque l'abusarsi impunemente di ciò che averà stabilito. Con questo principio si potrebbe scorrere qualunque governo, e stabilire il di lui grado di perfezione. La Repubblica che abbozzai tempo fa, e che forse compirò a tempo avanzato per mio divertimento,

sarà un lavoro ideale, come gli altri, perché in sostanza non credo che sia possibile il torre a gli uomini la facoltà di fare il male, e non so se le cose possino esser talmente collegate, che mai o di rado alcuno per malizia manchi al proprio