senza potere dar compimento al suo pensiere gli riuscì di entrare sottopriora nel Conservatorio delle Mendicanti di Firenze nel tempo che il senatore Giulio Rucellai pensava di stabilirvi, oltre al luogo di correzione che vi era, anche uno di educazione per quelle che amassero di apprendere l'abilità ne' femminili lavori, le quali in seguito sono state dette le Bianchette.
Di presente la Carboni è superiora di tutti due questi conservatori, che sono insieme uniti, e governa con somma prudenza, ed abilità senza dar prove di un rigoroso tenor di vita, e di una severa disciplina, come forse farebbe un'altra femmina che avesse avuto la vanità di esser fondatrice. Il carattere che gli fa detto Rucellai è di "donna d'ingegno fervido, accorta al sommo, intraprendente, indefessa ne' suoi impegni, e per temperamento portata alla vanità di esser fondatrice, e di farsi un regno dell'educazione delle piccole fanciulle di ogni rango nelle arti, e nei doveri sì civili che della religione