Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume II (1759-1760)

Volume II » Diario » 1760 » Maggio » p. 152

Morea, e fratello dell'Imperatore di Costantinopoli (Ved. il Gigli, Diario Sanese parte I p. 146 e p. 498 e seg.). Or queste due reliquie sono al sommo venerabili, ma il Tillemont nell'annotazione 25 alla vita del santo Precursore dispensa tante reliquie del medesimo santo alla Francia, che non ne lascia alcuna all'Italia. Il più bello è che conta fino tre capi di lui, uno in Amiens, uno a Nemours, ed uno in Santogna (questa è osservazione tratta dal citato Gigli, p. 501). Sicché bisognerebbe dichiarare apocrife quelle che presso di noi veneriamo, o quelle che adora la Francia. Io sono lontano dal volere scemare il culto alle reliquie de' santi, dico bene che non senza ribrezzo devesi osservare la dubbiezza in cui siamo sopra di alcune, e che la Chiesa ha ben fatto a ristringere la facoltà di autenticarle, perché ragionevolmente si può credere che dalle antiche ve ne sieno molte delle false. Se avessi alle mani Antiquitates Christianae de cultu S. Iohannis Baptistae del padre Paolo Maria Paciaudi,

stampato in Roma 1755 in 4°, ove so che nella sesta dissertazione trovasi un ragionato catalogo delle più insigni reliquie del Precursore, ed il citato Tillemont, potrei fare qualche osservazione sul presente soggetto.

Nel 1737 in questo giorno di Pentecoste, che cadde nel dì 9 giugno, fu dalle 18 alle 22 all'italiana un spaventevol temporale con fulmini de'