Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume II (1759-1760)

Volume II » Diario » 1760 » Maggio » p. 150

sue oscurità rischiarata, Napoli 1758 in 8° p. 220 D). Anni sono mi pare di aver veduto alla Società Colombaria una simile effigie del Salvatore incisa in rame da un tedesco.

A proposito di lavori minuti in detto libro si riportano le cose che negli antichi leggonsi intorno all'essere stata trascritta l'Iliade in forma da racchiudersi fra i gusci di una noce ecc., ma di più dice l'autore aver veduto in Napoli, presso un tal Ricci chirurgo, in un nocciolo di ciliegia racchiusi 150 cucchiaini di argento, nel museo del defunto dottor Niccolo Cirilli medico un crocifisso di avorio che aveva per sua teca il cannello di una penna da scrivere, un cammello con colui che il cavalcava passare per la cruna di un ago mezzano, e da 50 bicchierini di legno della grandezza di un uovo l'un dentro l'altro ridotti al pari di una finissima carta con vari lavori incisi al di fuori di ciascuno (p. 172 D). Quivi pure si legge una lettera del sopradetto padre (p. 170), il quale assicura di aver veduto in Roma in mano di un tal Carlantonio Montiventi un cannone con le sue ruote dentro una corteccia della grossezza, e figura di un acino di pepe; che un fiorentino in Napoli con un acino (forse grano) aveva fatte 8 para di forbice; che un inglese regalò ad un chirurgo uno stuccio della grandezza di una nocella con entrovi dodici dozzine di posate, che sono 432 pezzi ecc.

Ho notate