questo, che sempre non ho avuta, credo a motivo che va mancando il vigore, e che l'esperienza fa conoscere quanto di vuoto vi sia in tutto ciò che più apprezza la cupidigia del piacere, cioè l'ozio, giacché il bisogno ritrova questo in cose meno singolari, rumorose, e di difficile conseguimento. Ma dico con tutto questo che non bisogni darsi all'indolenza, ed alla malinconia, perché la quiete, il comodo ecc. indebolisce l'elaterio della macchina a segno di farci assai presto invecchiare. In conseguenza ammiro, ed invidio certi vecchi d'ambidue i sessi, i quali senza riconoscersi sostengono con qualche decoro il brio della gioventù. Fanno qualche volta ridere, ma non ostante sono più contenti di loro medesimi, di quello che lo sieno molti giovani, che si forzano nella loro spossatezza di godere conforme alla loro età.