composto di versi leonini nell'XI secolo da Giovanni da Milano ed indirizzato a Ruberto figlio di Guglielmo il Bastardo duca di Normandia erede del regno d'Inghilterra (Fabricius, Bibliotheca Latina lib. IV cap. 12 par. 13).
La mia edizione è di Venezia con annotazioni di Arnoldo medico di Como accresciute da Giovanni Curione (1587 apud Petrum Marinellum in 12°). Non ho il comodo di consultare gli autori medici teorici, e pratici per disegnare la storia, ed il merito di questo libro, ma mi pare che possa essere appoggiato all'osservazione che nondimeno sarebbe infelice, ed incerto della riuscita, chi volesse legarsi a vivere con le regole del medesimo, e che un corpo robusto, e ben costituito abbia in sé tutta la forza della natura per vincere le pericolose casualità del cibo e delle